Un caffè per svegliarsi al mattino, uno per rimanere più concentrato sul lavoro o a scuola, oppure un caffè per ritrovarsi a chiacchierare con gli amici.

Assieme al tè, il caffèè la bevanda più amata e consumata al mondo: è sinonimo di convivialità e di tradizione, preparato e degustato in maniera diversa a seconda dei Paesi in cui ci si trova.
Molti si concentrano prevalentemente sulla piacevolezza nel degustare una tazzina di caffè, col suo inconfondibile e inebriante profumo, ma non tutti sanno quanto il caffè sia una bevanda molto benefica non solo per il benessere psichico ma anche per quello fisico.

Le numerose proprietà del caffè

La pianta di caffè appartiene al genere Coffea, parte della famiglia delle Rubiaceae: tra le centinaia di tipologie di caffè, le più diffuse sono la Caffea Robusta e la Caffea Arabica, differenti sia nella coltivazione che nel gusto.
Si pensa che le origini della pianta siano etiopi, in particolare della regione di Caffa e che nel XV secolo si sia poi diffusa nel XV nell’intero Medio Oriente: a Istanbul e a Damasco nacquero le prime case del caffè.
Oltre ad essere una bevanda buona da bere e corroborante, sia fredda che calda, il caffè ha numerose proprietà, grazie al suo contenuto di antiossidanti, bioflavonoidi, sali minerali, vitamine, proteine e soprattutto caffeina, la più nota molecola stimolante e psicoattiva al mondo.
Del caffè si possono apprezzare proprietà diuretiche, lipolitiche, energizzanti e di prevenzione di malattie cardiovascolari, tumori e diabete di tipo 2.
Per godere appieno degli effetti del caffè, bisogna consumarne anche fino a 3-4 tazzine al giorno, come afferma anche lo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Ovviamente è importante consumarne in tali quantità se si è in buona salute: sarebbe infatti da evitare in dosi eccessive se si è in stato di gravidanza, se si allatta, in menopausa, se si soffre di ipertensione oppure di battito cardiaco accelerato.

I principali benefici del caffè

Il caffè è una bevanda che regala all’organismo benessere generale, in virtù dell’assorbimento dei sali minerali e delle vitamine, in particolare la B2, B3, B5: a giovarne sono soprattutto il sistema nervoso e la pelle.
Il caffè è una bevanda energizzante, dall’importante effetto stimolante e tonico: questo permette anche di migliorare le funzionalità nervose e cardiache, consentendo di sopportare meglio quelle prestazioni fisiche più intense e lunghe.

Aiuta di conseguenza anche amigliorare l’umore e a combattere le forme lievi di depressione, riducendo il rischio di sintomi più gravi del 20%: secondo poi la rivista Nature Neuroscience, consumare caffè migliora le capacità cognitive e la memoria. A questo si lega anche la capacità di questa bevanda di prevenire l’insorgenza delle malattie neurodegenerative Parkinson e Alzheimer, o comunque migliorandone i sintomi.
L’apporto di sali minerali, in particolare di potassio e magnesio, migliora invece il funzionamento del sistema cardiovascolare.

Altri benefici meno conosciuti del caffé

Il consumo di caffè aiuta ad accelerare fino all’11% il metabolismo basale: ciò significa che il corpo è spinto a utilizzare i grassi per produrre energia e quindi a consumare calorie. L’effetto anoressizzante del caffè si traduce poi nel ridurre l’appetito in generale e nel regalare un senso di sazietà: è dunque concesso nelle diete, ma senza zuccherarlo.
Stimolando la secrezione biliare e gastrica, migliora la digestione e la motilità intestinale: è bene però non eccedere nelle quantità altrimenti possono insorgere esofagite, bruciore di stomaco o acidità.
Essendo ricchissimo di antiossidanti, secondo i recenti studi effettuati dalla Boston University, il caffè riduce sensibilmente la perdita ossea a livello paradontale: a beneficiarne sono i denti e in generale tutta la cavità orale.
Tra gli altri benefici del caffè, si evidenzia la capacità di contrastare il diabete di tipo 2: grazie all’azione dell’acido clorogenico, si riduce del 35% il livello di zuccheri nel sangue.
Molto importante è poi la capacità che ha questa bevanda nel combattere l’incidenza di determinate tipologie di tumori, in particolare quelli al fegato, alla prostata e al colon-retto, sempre grazie all’azione degli antiossidanti.

Starbucks e la cultura del caffè

Starbucks è la storica e leggendaria catena di caffè nata negli Stati Uniti d’America nel 1971, i cui store si sono ormai diffusi in tutto il mondo: gustare un caffè nell’iconico bicchiere stando seduti, camminando per strada oppure mentre si lavora è un’immagine ricorrente nella vita reale di tutti i giorni.

Sono molti i prodotti che si possono degustare da Starbucks e uno di questi l’Almond Based Iced Coffee: si tratta del classico caffè Starbucks espresso al 100% a cui viene aggiunto del latte di mandorla, cremoso e gustosissimo.

È importante sottolineare che il caffè Starbucksproviene totalmente dalle fonti responsabili Fairtrade, dove i chicchi vengono tostati per periodi più lunghi, apparendo di conseguenza più scuri degli altri in circolazione.
Starbucks sposa ormai da anni una filosofia responsabile e sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale, ottemperando al programma C.A.F.E. Per questo motivo le cannucce utilizzate per bere l’Almond Based Iced Coffee e altri caffè Starbucks sono oggi non più in plastica ma di carta, valide sia per quelle bevande più calde che per quelle più fresche.

Le proprietà della caffeina nelle prestazioni sportive

La caffeina presente nel caffè ha una proprietà ergogenica inferiore rispetto a quella in compresse. I grassi che vengono inseriti con il consumo di caffeina è minore nei soggetti che assumono alte quantità di carboidrati nel pasto.

Per ottimizzare gli effetti della caffeina se si deve affrontare un allenamento, l’atleta deve astenersi dal consumo di cibi, farmaci e bevande che contengono caffeina, nei giorni (dai quattro ai sei) antecedenti la competizione.

Le caratteristiche della caffeina permettono di confermarne i suoi effetti ergogenici, la maggior parte di essi ne esalta tali caratteristiche già a basse dosi. Secondo alcuni gli studi gli atleti che avevano assunto caffeina a dosi elevate (10 mg/kg di peso corporeo) hanno permesso una prestazione superiore del 19% rispetto ad altri atleti che assumevano il placebo o in condizioni di controllo. Aumentare questo dosaggio non apporta cambiamenti degni di nota.

Gli effetti della caffeina sull’apparato muscolare

Gli effetti della caffeina sull’apparato muscolare sono molto efficaci negli esercizi di media intensità, ma si rende utile anche sulla potenza e sulla forza massimale.
Per avere un’idea di come possa influire sull’allenamento, ecco come assumerla:

• 3-6 mg / kg di peso corporeo
• 180′-75′ prima della prestazione
• il dosaggio utile va tra gli 180-200 mg/die
• il dosaggio massimo è di circa 800 mg/die.

Uno dei rischi dell’assunzione di questa sostanza può essere l’assuefazione, quindi si aumenta progressivamente, ma necessita una pausa ogni 6-8 settimane o riducendo a 100-200 mg.

Quanto caffè va consumato pre workout?

**Premessa – non tutti possono assumere il caffè pertanto le seguenti indicazioni sono esclusivamente informative e non sostituiscono il parere di figure professionali.

Ho scoperto recentemente che la dose massima consigliata ai soggetti che non hanno patologie è di circa 800 mg, una tazzina di espresso contiene mediamente 90 mg di caffeina (da moca invece, circa 105 mg), prima dell’allenamento o della gara è consigliabile assumere non più di 8 tazzine di caffè.

Bisogna fare attenzione anche all’effetto additivo con l’assunzione contemporanea di energy drink, farmaci o altre bevande a base di caffeina.

I classici sintomi da eccessiva assunzione di caffeina comprendono eccitazione smodata, emicrania,insonnia, tremori, irritabilità. Nelle persone sensibili a livello gastro-intestinale, la caffeina può determinare iper-acidità, reflusso e crampi addominali.

La caffeina favorisce l’escrezione urinaria di liquidi (effetto diuretico) e deve pertanto essere assunta insieme a bevande, mantenendosi ben idratati durante tutta l’attività fisica.

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