La patata per come la intendiamo comunemente non è altro che una parte della pianta. Ciò che consumiamo è il tubero, ossia un agglomerato di amidi che si forma sotto terra a partire dalla radice. La parte commestibile della patata verrà lasciata sotto terra per tutto il periodo del suo sviluppo, finché non verrà raccolta rivoltando il terreno.
Da quando venne introdotta in Europa nel Sedicesimo secolo è diventata un alimento cardine di moltissime preparazioni, questo perché molto versatile ed economica da coltivare. Altri vantaggi di questo tubero sono la resistenza agli sbalzi termici e la lunga conservazione se mantenute in ambienti privi di luce e di umidità.
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Patate: apporto nutritivo e benefici
Quanto ai valori nutrizionali della patata, in media parliamo di circa 75-90 Kcal per 100 grammi di prodotto crudo. Piccole variazioni dipendono dalla tipologia e dalla varietà, ma il margine di variabilità è piuttosto piccolo.
La quasi totalità dell’apporto nutritivo è dovuto alla presenza di glucidi sotto forma di amidi. La quantità di zuccheri è inferiore all’1% e il contenuto proteico è tra l’1% e il 2%.
Si tratta quindi di un alimento che in purezza presenta una ridottissima densità calorica, ideale quindi all’interno di diete volte al dimagrimento. Allo stesso tempo l’alto contenuto di amidi e la quasi assenza di zuccheri semplici rendono le patate un alimento molto nutriente e saziante.
Il bassissimo indice glicemico non andrà a stimolare un eccessivo rilascio di insulina nel sangue, rallentando i processi che andranno a caratterizzare il senso di fame.
Ciò che da un punto di vista nutrizionale ha portato un certo scetticismo nei confronti delle patate sono le preparazioni all’interno delle quali esse sono inserite.
Le criticità delle preparazioni più comuni: dalla frittura, al puré, agli gnocchi
Un’enorme fetta della produzione di patate riguarda la varietà a pasta gialla, proprio perché sono le più indicate per essere fritte. In questo caso la ragione per cui sarebbe bene limitarne il consumo è ovviamente il metodo di cottura.
La frittura, anche se fatta a regola d’arte, sottintende un forte aumento nel contenuto di grassi all’interno dell’alimento. Gran parte delle patatine fritte vengono consumate al ristorante o in catene di fast food. Una pratica molto spesso comune a queste attività è quella di effettuare una doppia frittura, prima e durante il servizio, così da velocizzare i tempi.
Gli gnocchi di patate sono un piatto della nostra tradizione culinaria molto apprezzato. A livello nutrizionale i veri gnocchi di patate (ossia con un contenuto di pasta di patate superiore al 90%) sarebbero potenzialmente ottimi, apportando pochissime calorie rispetto al loro volume. Molto spesso negli gnocchi confezionati viene utilizzata una grandissimi quantità di sodio, tanto che in molti casi è sufficiente una porzione per superare l’apporto giornaliero consigliato.
Il puré è un altro piatto tradizionalmente considerato dietetico, che certamente è superiore ad altri contorni da un punto di vista nutritivo, ma al contempo ben lontano dall’essere perfetto. Nel puré viene utilizzata anche una buona dose di burro per rendere la preparazione più cremosa e appetibile. Su una porzione di patate (attorno ai 250gr da crude) in media le ricette tradizionali utilizzano anche 20 grammi di burro, con un forte incremento nel contenuto calorico e nell’apporto di grassi saturi.
Le patate: come prepararle?
Vediamo di seguito unpaio di ricetteche sono un ottimo compromesso tra gusto e proprietà nutritive, ideali per un’alimentazione volta al mantenimento o alla perdita del peso.
Crema di porri e patate
Per questa preparazioni occorreranno patate e porri in un rapporto di 2:1 (ad esempio 500 grammi di patate per 250 grammi di porri), sale, pepe ed olio quanto basta.
La preparazione è di base molto semplice. Dopo aver sbucciato e bollito le patate fino a renderle soffici (facendo la prova della forchetta per capire il grado di cottura), tagliare il porroa rondelle e metterlo a rosolare con un filo d’olio in una pentola dai bordi alti.
Per le quantità scritte sopra, l’ideale sarebbe utilizzare 20-25 grammi di olio, distribuendone 10 grammi durante la cottura ed i restanti a crudo.
Una volta cotti i porri aggiungendo sale per favorire il rilascio di acqua, aggiungere le patate, mescolare un paio di minuti e frullare con un frullatore ad immersione. L’obiettivo è ottenere una crema liscia. Lasciar andare a fuoco molto basso per altri 5 minuti, poi spegnere il fornello e aggiustare di sale, pepe ed aggiungere l’olio rimanente.
Questo piatto è il comfort food perfetto nelle fredde serate invernali, ideale per combattere il gelo.
Pasticcio di patate al forno
Altro piatto molto invernale, questo pasticcio è a base di patate lesse, mozzarella light, parmigiano e prosciutto cotto magro.
Dopo aver lessato, schiacciato e fatto raffreddare le patate (500 grammi per ogni mozzarella utilizzata), trasferirle in una ciotola aggiungendo la mozzarella e il prosciutto cotto a pezzetti, amalgamando e aggiungendo un pizzico di sale, pepe e noce moscata.
Trasferire in una pirofila dai bordi bassi, grattando un sottile strato di parmigiano in superficie. La pirofila va poi in forno già caldo a 180°C-200°C per circa 20 minuti o finché il parmigiano non inizia a dorarsi.
Una volta tolto può essere consumato sia caldo che leggermente tiepido ed eventualmente riscaldato il giorno dopo aggiungendo un filo di latte ai bordi per reidratarlo.
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