Auronzo e Misurina in bici sulle tracce della Maglia Rosa

Condividi su

Una delle piste ciclabili più apprezzate dagli appassionati è quella di Auronzo-Misurina, che ha una lunghezza complessiva di circa 60 chilometri, di cui 30 vengono percorsi all’andata e 30 al ritorno.

È conosciuta anche come ciclabile dei due laghi ed è una tipologia di itinerario adatto principalmente per mountain bike. Chi ama questo sport conosce questo tragitto proprio perché considerato uno dei più avvincenti ed entusiasmanti delle Dolomiti.

Nel corso del 2017, il percorso è stato completato e migliorato, così che adesso il collegamento tra Auronzo e Misurina non prevede alcun passaggio su strade di transito. A queste caratteristiche si aggiunge anche un panorama mozzafiato, che vede protagoniste le montagne dolomitiche più suggestive, tra cui le Tre Cime di Lavaredo.

Questo itinerario, completamente sterrato, è perfetto per chi vuole affrontare un percorso divertente in mountain bike, mentre non è praticabile attraverso l’uso di city bike. In più, per chi possiede un mezzo elettrico, l’Auronzo e Misurina diventa l’occasione per una passeggiata alla portata di tutti, anche dei meno esperti e preparati dal punto di vista fisico. Ma vediamo insieme tutte le caratteristiche di questo percorso.

Le caratteristiche della ciclabile Auronzo-Misurina: come è strutturato il percorso?

Le Tre Cime di Lavaredo sono considerate una delle più belle montagne al mondo. Effettuare un’escursione in bici tra le meraviglie di questo paesaggio è sicuramente un privilegio e un’esperienza unica.

Il percorso, che ricordiamo è uno sterrato adatto al transito con mountain bike (sia classica che elettrica) può essere distinto in tre differenti tappe, che sono:

  • da Auronzo a Somadida, tratto che presenta una pendenza poco impegnativa del 5%;
  • da Somadida a Valbona, tappa leggermente più difficoltosa, dove si incontra qualche rampa e la pendenza massima registrata è del 15%;
  • da Valbona a Misurina, tappa conclusiva che richiede molto più impegno, con rampe molto ripide caratterizzate da una pendenza media che si attesta al 10%, mentre quella massima raggiunge punte del 18%.
pexels kitsun yuen 7614509 1

Le tre tappe della ciclabile Auronzo-Misurina

La prima tappa dell’Auronzo-Misurina è quella che porta da Auronzo al Ponte di Somadida. In questo primo tratto, i ciclisti si troveranno di fronte a una salita leggera, la cui caratteristica principale è proprio quella di essere particolarmente pedalabile e piacevole da affrontare.

Alcuni tratti, poi, si affacciano su suggestivi ruscelli e torrenti, con il bosco che fa da sfondo. Il dislivello è di circa 17 chilometri e 400 metri, mentre la pendenza media registrata è del 3%.

Tali caratteristiche rendono questo primo tratto adatto a qualsiasi tipo di cicloamatore, anche chi non si sente preparato fisicamente per proseguire con le tappe successive.

Il secondo itinerario, infatti, prevede la partenza da Somadida per arrivare casera di Valbona. Questo percorso diventa già più impegnativo ed è immerso in una fitta foresta. La lunghezza non supera di molto i 4 chilometri, con una pendenza del 6% e un dislivello di circa 250 metri.

Sono presenti, all’interno del percorso, delle rampe brevi. In particolare, una va oltre il 15% di pendenza e ha una durata di poche centinaia di metri.

Superato questo tratto, che richiede già un maggiore impegno e una preparazione fisica più elevata, si passa alla terza e ultima tappa, quella che da Valbona porta a Misurina. Questa parte del tragitto è caratterizzata da un bosco più rado, che consente di godere di una vista più aperta e ampia sul panorama che circonda la pista ciclabile.

La tappa è caratterizzata anche da un sottopasso, che permette di evitare, per tutti i 27 chilometri da Auronzo a Misurina, di non imbattersi in strade asfaltate trafficate. Per chi conosce bene il mondo del cicloturismo, sa bene che questa è una vera rarità in questi contesti.

Questo terzo itinerario presenta un dislivello di 5 chilometri e 400 metri, mentre il dato sulla pendenza ci dice che la media è del 9%. Importante sapere, però, che sono presenti diverse rampe, difficili da affrontare e che hanno una lunghezza di varie centinaia di metri. In questo caso, la pendenza si aggira intorno a un range che va dal 16% al 18%.

Come affrontare l’Auronzo e Misurina: i consigli principali

Quando si affronta un percorso ciclabile sterrato, come quello di Auronzo e Misurina, è bene essere preparati al tipo di tragitto che si andrà ad affrontare, seguendo alcuni suggerimenti che permettono di superare al meglio ogni tipo di difficoltà.

Per prima cosa, dunque, è fondamentale sottolineare che, per riuscire a completare ogni tratto della ciclabile senza intoppi, occorre essere minimamente preparati dal punto di vista fisico.

Il nostro consiglio è quello di effettuare degli allenamenti specifici su sterrato, così da avere più feeling con il tipo di percorso previsto da questa ciclabile. Per chi non si sente ancora pronto a superare tutte le tappe con una mountain bike tradizionale, l’alternativa è la partenza con una e-bike, ideale per tutti quegli appassionati che non hanno una grande preparazione atletica.

Inoltre, bisogna prestare massima attenzione al tratto in discesa. Se non si ha molta dimestichezza, è consigliabile non affrontare questa parte del percorso. Per tornare a Misurina, ci si può avvalere, in questo caso, del servizio di bus appositamente pensato per i cicloturisti.

Ma quali sono le altre caratteristiche della pista a cui bisogna prestare attenzione? Durante il primo tratto, bisogna segnalare il passaggio vicino al torrente Ansiei. In questa zona si è costretti ad attraversare qualche guado. Quando non piove quest’ultimi sono alla portata di tutti, mentre in caso di maltempo occorre affrontare tali passaggi con più cautela.

Consigliamo anche di non perdere tempo e concentrazione consultando cartine o navigatori GPS. La pista, infatti, oltre a garantire un manto perfettamente battuto e una carreggiata ampia, presenta diversi cartelli che segnalano in modo preciso e puntuale la direzione da seguire in prossimità di ogni bivio.

pexels kitsun yuen 7614549

Il punto più duro arriva dopo la foresta di Somadida, dove la salita diventa più dura. Se si sono dosate bene le forze, è da questo parte in poi che occorre forzare maggiormente la gamba. Lo strappo finale non dovrebbe dare problemi ai più allenati, mentre per gli amatori è consigliabile riprendere fiato e fare qualche minuto di pausa. Per fortuna, il magnifico panorama godibile dal percorso allevia la sensazione di fatica.

Arrivati alla parte finale del percorso, ci si trova di fronte al Lago di Misurina. Qui è possibile fare qualche giro intorno a questa meraviglia naturale e godersi un meritato recupero fermandosi in uno dei tanti locali che caratterizzano questa zona.

Successivamente, si può andare avanti scegliendo tra varie direzioni. Per i veri appassionati, infatti, segnaliamo la possibilità di affrontare altre sfide su nuove piste ciclabili, ovvero:

  • la prima, molto impegnativa, è quella che va verso il rifugio Auronzo, precisamente sotto le 3 cime;
  • altro percorso difficile è quello che porta al rifugio città di Carpi;
  • di livello medio è il tragitto che arriva in Austria;
  • semplice e abbordabile, invece, l’itinerario che conduce a Cortina, dal quale ci si immette sulla pista ciclabile Cortina-Dobbiaco.

Infine, anche quando si affronta l’Auronzo e Misurina nei mesi estivi, è bene munirsi di abbigliamento tecnico adatto alle temperature di montagna (mentre in inverno si deve essere pronti a forti temporali e clima rigido), oltre che di accessori di qualità, che è possibile acquistare negli store di @NenaShop e di @RostiItalianSportswear, che offrono un’ampia scelta di prodotti.

Potete seguire le mie avventure su due ruote e tutti i miei itinerari sul mio profilo Instagram @Cristina Cocco, con consigli e sempre nuove idee!

Altri articoli

Bellezza naturale: come ottenere un look fresco e luminoso senza troppi sforzi

Viviamo in un'epoca in cui la bellezza naturale è celebrata come mai prima d'ora. Le donne cercano sempre più di abbracciare la loro bellezza autentica, sottolineando le caratteristiche uniche senza l'uso eccessivo di trucchi. In questo articolo, esploreremo come ottenere un look fresco e luminoso, mettendo in risalto la bellezza naturale senza imporsi troppi sforzi. Scopriremo i segreti di una bellezza che riflette la freschezza e la luminosità propria della natura stessa.