Un mare incantevole che abbraccia l’entroterra selvaggio e una cucina tra le più rinomate di tutto il Paese: potremmo descrivere così la Toscana, la regione di questo appuntamento della rubrica “Viaggio nel gusto con Cristina Cocco”.
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La pappa al pomodoro, un piatto tipicamente toscano
Il primo piatto che vi propongo oggi è la pappa al pomodoro, piatto tipico della tradizione popolare toscana poi diffusosi in tutt’Italia. Era diffusissimo tra i contadini che, non potendosi permettere la carne, arricchivano la passata di pomodoro con dei pezzi di pane raffermo.
Ingredienti (per 4 persone)
- 750 gr di pomodori ben maturi
- 350 gr di pane raffermo
- qb aglio
- 250 gr di olio extra vergine di oliva
- basilico
- peperoncino
- sale
- pepe
- 1 litro di brodo vegetale
Sbucciamo i pomodori e tagliamoli a pezzettoni in maniera molto grossolana. In una padella facciamo scaldare un filo d’olio e mettiamoci uno spicchio d’aglio intero schiacciato: quando sarà dorato aggiungiamo i pomodori. Saliamo, pepiamo e copriamo con un coperchio.
Mentre la salsa si cuoce tagliamo il pane raffermo in piccoli cubetti e prepariamo il brodo vegetale utilizzando cipolla, carota e sedano.
Quando la salsa di pomodoro sarà quasi cotta, uniamo il brodo, il peperoncino (quanto piace a voi, se qualcuno non lo gradisce allora vi consiglio di aggiungerlo nel piatto e non nella padella) e i pezzi di pomodoro, poi mescoliamo bene e schiacciamo leggermente il tutto.
Facciamo cuocere per cinque minuti poi facciamo intiepidire a temperatura ambiente così il pane assorbirà il brodo. Impiattiamo, mettiamo un paio di foglie di basilico a porzione e serviamo!
Lo spezzatino cotto nel vino, un secondi di gusto
Come secondo piatto vi propongo una ricetta tipica di Impruneta, un paesino alle porte di Firenze, una sorta di spezzatino cotto nel vino. Vediamo come si cucina!
Ingredienti (per 4 persone)
- 1.4 kg di cappello da prete
- 500 gr di vino rosso (la ricetta tradizionale prevede l’uso del Chianti)
- 10 grani di pepe nero
- aglio
- olio extravergine d’oliva
Tagliamo la carne in pezzettoni da circa 3×4 cm, poi mettiamo in un tegame (se l’avete usate quello in ghisa) con il fondo precedentemente oliato. Aggiungiamo anche 4 spicchi d’aglio privati della pelle.
In una classica garza mettiamo i nostri grani di pepe e chiudiamola con dello spago, poi immergiamo il sacchettino nel tegame.
Rosoliamo a fiamma vivace per una decina di minuti poi abbassiamo la fiamma e aggiungiamo il vino. Copriamo con il coperchio e lasciamo cuocere per 2 ore girando ogni tanto. Saliamo e continuiamo la cottura per altre 2 ore senza coperchio. Quando il sugo si sarà ritirato abbastanza, serviamo!
Esiste anche anche una più moderna variante denominata peposo alla viareggina che realizzata con zampetto di vitella o di maiale e grani di pepe estratti dal salame.
Ottimo servito con della polenta, anche il purè va benissimo: contaminandosi con il sughetto di Chianti assumerà un sapore buonissimo!
l dolce toscano: i cantucci
Concludiamo il nostro tour gastronomico della Toscana con i cantucci, i famosissimi biscotti secchi alle mandorle ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo.
Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana, soprattutto accoppiati al vin santo.

Ingredienti (per circa 40 pezzi)
- 280 gr di farina 00
- 150 gr di zucchero semolato
- 130 gr di mandorle con la pelle
- 2 uova
- buccia grattugiata di 1 arancia
- buccia grattugiata di 1 limone
- vaniglia
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale
In una grossa ciotola mettiamo uova, zucchero, bucce grattugiate degli agrumi, sale e vaniglia, successivamente mescoliamo energicamente con una forchetta per amalgamare gli elementi. Aggiungete quindi la farina e il lievito per dolci, poi impastiamo il tutto. Aggiungiamo le mandorle e uniamole al resto.
Trasferiamoci su un piano di lavoro infarinato e dividiamo a metà il nostro impasto, poi con le mani realizziamo due filoncini.
Inforniamo in forno preriscaldato a 180° e facciamo cuocere per circa 18 minuti, fino a quando i filoncini si saranno gonfiati, poi togliamo dal forno e con un coltello tagliamo a fette spesse circa 2 cm.
Capovolgiamo le fette e rinforniamo per circa 5 minuti, il tempo di colorirsi un po’. Giriamo sull’altro lato le fette e ripetiamo la procedura. Quando avremo passato tutti i lati togliamo dal forno e lasciamo intiepidire, poi serviamo da soli o (meglio ancora, ve lo consiglio), con del vin santo!
Tradizionali in Toscana, i vin santi sono spesso ottenuti da vitigni a bacca bianca come Trebbiano e Malvasia, anche se il Sangiovese può essere utilizzato per produrre uno stile rosato noto come “Occhio di Pernice”. I vini possono anche essere descritti come passiti poiché spesso vengono prodotti appassendo l’uva appena raccolta su stuoie di paglia in una zona calda e ventilata della casa.
Anche quest’appuntamento di “Viaggio nel gusto in Toscana con Cristina Cocco“ volge al termine e ci prepariamo per una nuova tappa … dove andremo? Per non perdere tutte le novità e scoprire le mie ricette seguitemi anche su @Cristina Cocco Food Blogger