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Un fine settimana a Metaponto per un tuffo nell’archeologia…e nel blu immenso del Mar Jonio

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Dopo una bellissima vacanza in Basilicata, qualche anno fa, sono tornata in quella regione per passare un fine settimana a Metaponto. Devo dire che non mi aspettavo di trovare una città così ricca di storia! Culla della Magna Grecia, in certi angoli sembra davvero di essere nella patria di Pericle, Aristotele e Platone. In effetti proprio qui il filosofo e matematico Pitagora, fondatore di Crotone, si stabilì e visse i suoi ultimi anni, morendo nel 495 a. C.

Quando parlo di vacanze italiane mi vengono sempre gli occhi a forma di cuore! Non solo per via dei ricordi e dei posti meravigliosi che ho visitato, ma anche per le persone incontrate. Sempre disponibili e volenterose, gentili e anche super competenti nel rispondere a tutte le mie domande e curiosità sulla loro terra. Anche nel mio fine settimana a Metaponto non sono mancate le chiacchierate con tanta gente del posto e posso dire di essere stata veramente soddisfatta!

Ecco quindi il mio racconto di viaggio, a partire dai siti archeologici!

A volte – quando siamo in vacanza in un posto e lo vediamo per la prima volta – ci sembra di avere troppo poco tempo per fare tutto. E allora cediamo alla tentazione di non andare, o rimandare, la visita dei musei. Questa volta invece, al Museo archeologico Nazionale di Metaponto, abbiamo avuto la fortuna di incontrare del personale e una guida che hanno saputo raccontarci degli aneddoti utili e interessanti, capaci di stimolare la nostra curiosità.

Così è cresciuta la nostra immaginazione e soprattutto la voglia di approfondire le visite culturali!

Il Museo archeologico e il Tempio di Hera o Tavole Palatine per viaggiare con la fantasia nell’antica Grecia!

Trovare una guida super esperta, che ci ha permesso di capire l’importanza di ciò che è stato rinvenuto ed è successo nell’area dove ora sorge il complesso “diffuso” del Museo archeologico, è stata la cosa più bella del nostro fine settimana a Metaponto.

Un fine settimana a Metaponto, con i ragazzi alla scoperta dell'archeologia

Il Parco è un luogo a mio avviso magico, molto bello da vedere e da fotografare. Tra le antiche rovine, sia io che i bambini abbiamo immaginato quello che potevano essere i vari templi alle origini. Le indicazioni ricevute presso il Museo sono state fondamentali per goderci davvero l’Heraion, il tempio dorico dedicato a Hera di cui restano alcune delle imponenti colonne. Conosciute anche come Tavole Palatine – in memoria della lotte dei Paladini cristiani di Francia contro gli infedeli Saraceni –  queste vestigia raccontano una storia meravigliosa di arte e cultura, quelle in cui affondano le nostre radici. Il tempio in passato era ritenuto sede della Scuola Pitagorica.

Al Museo abbiamo visto tante statuette in terracotta, vasi e ceramiche oltre a frammenti di colonne e delle decorazioni ritrovate intorno al tempio che ci hanno aiutato nella nostra ricostruzione immaginaria dell’edificio!

Un fine settimana a Metaponto, full immersion nell’archeologia!

A qualche chilometro di distanza la nostra seconda tappa è stata il Parco archeologico dell’area urbana di Metaponto. Anche qui è possibile rivivere la suggestione dell’antico splendore di questa città. Io sono una sentimentale e da una parte mi rende sempre un po’ triste vedere questi enormi e splendidi edifici ridotti a cumuli di rovine. Erano così grandi, sontuosi e rappresentavano tutta la potenza e la cultura di un popolo, e oggi non ne restano che…frammenti!

Poterli ammirare è però un modo per sentirsi anche fortunati! L’idea che questi resti abbiamo resistito nel tempo e siano arrivati a noi a distanza di secoli è impressionante. Anche vedere quanto erano straordinarie le abilità edilizie e costruttive degli antichi è stupefacente. Non c’erano i macchinari e le tecnologie a cui siamo abituati, eppure si sono edificati capolavori urbanistici funzionali e… anche belli da vedere.

Tra quest’area  e il Parco Archeologico dell’Apollonio Licio si possono cogliere tanti altri aspetti dell’antica Metaponto. Quello che era il reticolo stradale, l’Athenaion e il tempio dorico, l’agorà con il caratteristico ekklesiasterion – il teatro di forma circolare – e ancora il quartiere ceramico ed il castrum romano.

Se avete lo spirito di Indiana Jones, oltre a questi insediamenti ci sono anche diverse necropoli tra cui la più interessante è quella di Crucinia. Si trova proprio lungo il percorso che collegava la città antica con le Tavole Palatine ed è consigliabile inserirla nei vostri piani se trascorrete un fine settimana a Metaponto.

Non ve ne pentirete e completerete così davvero la conoscenza della storia più antica di questa città.

Impossibile un fine settimana a Metaponto…senza il mare!

Non potevamo certo restare un fine settimana a Metaponto senza andare a vedere le splendide spiagge e i lidi del Mar Jonio. Abbiamo raggiunto questo tratto della costa passando prima sotto il Castello di Torre Mare e facendo una sosta alla Riserva Naturale Statale di Metaponto.

Questa bellissima area naturale si estende su oltre 240 ettari di terreno ed è chiamata anche “bosco di Metaponto” perché ci sono veramente tantissime specie di piante e alberi, tra cui il pino di Aleppo e l’eucalipto. Si sentono profumi divini! Per proteggere quest’area, l’ingresso è in parte possibile solo e piedi o in bicicletta, quindi si godono una pace e una tranquillità davvero assolute.  

Il mare non può mancare durante un fine settimana a Metaponto

Arrivati alle splendide spiagge che si estendono tra Metaponto e Nova Siri, il blu del mare sembra entrati dentro l’anima! Vicino a Metaponto si trovano tanti lidi attrezzati – tra cui il bellissimo Lido Venere dove c’è un ristorante favoloso – e poi andando verso sud si può raggiungere Marina di Pisticci, dove l’aspetto è sicuramente più wild, ma non meno affascinante!

Non lontano c’è il Porto degli Argonauti, da dove è possibile partire per gite ed escursioni in barca, magari per spingersi fino al Lido e al Porto turistico di Policoro. Tutti luoghi in cui io e i miei figli abbiamo lasciato un pezzettino di cuore ed è stato veramente un peccato rimanere così poco.

A chi oggi mi chiede se vale la pena trascorrere un fine settimana a Metaponto non esito a rispondere che ci si può tranquillamente trascorrere anche una vacanza più lunga senza mai annoiarsi.

La cucina locale non deve mancare durante un fine settimana a Metaponto

Il nostro week end non è stato solo fatto di archeologia e bagni in mare. Potevo trascorrere due giorni in Basilicata senza farmi tentare dalla cucina tipica e tradizionale di questa terra? Certo che no!

La cucina regionale è tutta da gustare durante un fine settimana a Metaponto
Scialatiello con Baccalà, peperone Crusco di Senise e pane tostato – Lido Venere Metaponto

Ho già accennato al Lido Venere, dove oltre ad una bella spiaggia, abbiamo trovato la gioia per il palato. I loro piatti di mare sembrano tirati su dall’acqua e messi in tavola. I paccheri con le cicale sono stati una delizia. I ragazzi hanno provato la pizza e hanno detto che era buona…come quella napoletana!

Non si mangia bene solo sul litorale. Noi – durante i nostri tour archeologici – abbiamo trovato quasi per caso il ristorante pizzeria Senso Farm, con cucina ricercata che vede varie proposte. Dal sushi a ricette rivisitate ma proprie del territorio. È un bell’agriturismo che con la sua piscina diventa location di tanti eventi e cerimonie. Davvero carino!

Se siete per un fine settimana a Metaponto vi consiglio però anche di andare a cercare i piatti “poveri” della tradizione come l’Acquasale, a base di pane raffermo, uova, olio e cipolla. E la pasta fatta in casa, rigorosamente con le cime di rapa: orecchiette (sono tipiche qui, come in Puglia), oppure strangolapreti e cavatelli! E il re dei secondi è lui, il baccalà. Con i peperoni oppure alla “ciaruedda” con cipolline fresche e peperoncino. Ci sarà qualche ristorante che li fa ancora come una volta?!

E le tipicità enogastronomiche metapontine? Io mi sono innamorata della fragola Candonga

In tema di food voglio parlarvi anche di una cosa che mi ha colpito molto in questa zona. Nel mio fine settimana a Metaponto ho notato le immense coltivazioni di frutta e tra queste ho adorato la fragola Candonga, un’eccellenza che viene coltivata proprio nel Metapontino. Si chiama anche Sabrosa ed è una fragola che è il risultato di incroci naturali tra diverse varietà e viene coltivata da pochi coltivatori, tutti associati al Club Ufficiale Candonga!

La storia di questo frutto e della sua coltivazione parla di una relatà territoriale in cui è molto forte l’identità e dove la fragolicoltura ha una lunga tradizione. Tutto viene fatto a mano, nel rispetto non solo dell’ambiente, ma anche della bellezza e delicatezza di questo piccolo e succoso frutto. Bello da vedere è gustosissimo da mangiare naturalmente, ed è uno di quelli che piacciono tanto anche ai bambini. I miei figli ne vanno pazzi e quando preparo la crostata vorrebbero sempre la marmellata di fragole.

Il Club Candonga è simile ad un vero e proprio consorzio e sono felice di aver letto di recente, che il suo lavoro di tutela della produzione locale riguarda non solo la fragola, ma anche anche tipi di frutti rossi come i lamponi e le more. Inutile dire che sono golosa anche di quelli e a forza di parlarne mi è venuta la voglia di infornare una torta.

Mi raccomando, se trascorrete un fine settimana a Metaponto – da gennaio a giugno, periodo di raccolta – non dimenticate di assaggiarla!

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Cristina Cocco

Influencer

Italo-canadese, ma italiana per amore dell'arte, della cultura e della gastronomia. Appassionata di fitness, amo uno stile di vita healthy a 360°, per garantire un lifestyle a 5 stelle anche per "persone comuni"

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