Il 23 aprile del 1946 debuttava un piccolo motorino destinato ad entrare tra i miti del design italiano e conquistarsi un posto al museo MoMA di New York. Nasceva a Pontedera la Vespa, ancora oggi uno degli scooter più affascinanti. Basta guardarla per pensare ad una delle scene più epiche del cinema mondiale.
È proprio una Vespa che porta in giro Audrey Hepburn e Gregory Peck nelle loro Vacanze romane del 1953. Impossibile non provare il desiderio di visitare Roma e girare intorno al Colosseo. In Vespa ancora meglio, è così romantico! Devo ammettere che a me piace anche una celebrazione della Vespa molto più recente e pop. Chi di voi non ha canticchiato almeno una volta la canzone Vespa Special dei Luna Pop? Anche lì il mitico cinquantino è legato ad una storia di evasione, ambientata però sui “colli bolognesi”.
Vi va di scoprire con me qualche curiosità sulla storia della Vespa, a partire dal suo disegnatore…un ingegnere che – pare – non amasse affatto i mezzi su due ruote.
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Corradino D’Ascanio, padre di uno dei miti del design italiano: la Vespa!
Proprio così! La storia ci dice che il progettista di uno dei miti del design italiano – Corradino D’Ascanio -giudicava le motociclette dei veicoli scomodi e ingombranti, oltre che di difficile manutenzione per la complessità del cambio gomme. Non erano insomma il suo pezzo forte! Era uno specialista del settore aeronautico e lavorava per la Piaggio, che prima della Seconda Guerra Mondiale produceva aerei. Quando gli venne chiesto di rivedere un prototipo di motorino deve quindi aver pensato a migliorare ciò che in quel mezzo non gli piaceva.
Una geniale intuizione! Alcune delle caratteristiche tecniche e stilistiche della Vespa dipendono proprio da quello. Il nome no, non lo scelse lui, ma Enrico Piaggio e anche quello è un po’ il risultato…dell’istinto.
Pare infatti che, quando vide lo scooter per la prima volta, lo abbia paragonato – per la forma “bombata” oltre che per il ronzio del motore – ad una vespa! Nasceva così uno degli intramontabili miti del design italiano e un veicolo che avrebbe fatto la fortuna della Piaggio.
Pensate che nel 2021, anno del 75° anniversario, si sono raggiunti i 19 milioni di esemplari prodotti per il mercato di tutto il Mondo. Un record assoluto! In fondo anche per il suo successo commerciale la Vespa è entrata nell’Olimpo dei miti del design italiano.
La Vespa, simbolo di un Paese, di un’epoca e di una cultura
Già dal primo modello in commercio, che costava 55.000 lire, la Vespa si è affermata come simbolo di uno stile di vita che, dopo la guerra, era cambiato verso un desiderio di rinnovamento e libertà. Soprattutto nelle giovani generazioni!
Questo era il pubblico ideale per uno scooter così eclettico e innovativo, e la Piaggio lavorò per avvicinarlo alle tasche di tutti. Nel 1963, quando si ascoltavano i primi album dei Beatles e si avvicinava la “rivoluzione” di pensiero sessantottina, arriva la Vespa 50, che si poteva guidare già a 14 anni.
E il mitico modello Special dei Luna Pop? Il primo esemplare uscì dalla fabbrica nel 1969!
Insomma è davvero difficile pensare agli anni ’60 e ’70 senza avere in testa immagini di film in cui i ragazzi sfrecciano in Vespa. Ve la ricordate la commedia Sapore di mare? Chi non ha un po’ sognato e si è innamorato di quel clima da vacanza al mare in Versilia, tra giovani spensierati che si opponevano alla rigidità dei loro genitori!
Che dire Moods in Gran Bretagna? Giovani e ribelli alla conquista del mondo, parlavano inglese ma cavalcavano uno dei rombanti miti del design italiano.
Le campagne pubblicitarie della Vespa, anche queste sono tra i miti del design italiano
Talento e creatività non caratterizzano solo i progettisti dei vari modelli, ma anche tutto il sistema dei “creativi” di quello che oggi sarebbe il settore marketing e comunicazione! Guardando agli slogan della Vespa, è davvero interessante scoprire fin dall’inizio un linguaggio capace di innovare davvero il mondo della pubblicità e parlare alle emozioni della gente. I primi modelli vennero lanciati sul mercato con il motto “Vespizzatevi!”.
Un’amante della Natura e della vita all’aria aperta come me non poteva che restare affascinata dalla sensibilità “ecologica” di alcune delle campagne Vespa degli anni Settanta. Sono divertentissime quando prendono in giro le automobili (chiamate “sardomobili”) lente e ingombranti, strette e soffocanti in cui ci si chiude rischiando di rimanere bloccati nel traffico. La Vespa permette al contrario di correre liberi e respirare a pieni polmoni. Un vero inno al pensiero Hippie!
Oltre al messaggio è anche la grafica vera e propria a farne una delle tappe importanti della storia del design italiano. Tra le menti che lavorarono ai progetti di comunicazione della Vespa ci sono alcuni creativi di altissimo livello come Gilberto Filippetti. Magari non conoscete il suo nome, ma senza dubbio vi è famigliare lo slogan “Chi Vespa mangia le mele (chi non Vespa NO!)”.
Questa frase ad effetto è stata apprezzata e citata da tanti artisti, tra cui Vasco Rossi nella sua canzone cult, Bollicine. E qualcuno dice addirittura che il logo Apple possa essere stato ispirato dalla grafica di quel manifesto! Sarà vero?!
Talenti creativi del design al lavoro per la Vespa, dagli anni ’50 ad oggi
D’altronde già negli anni ’50 era stato Franco Mosca a disegnare per la Vespa un celebre calendario in cui l’illustratore piemontese “importava” nella grafica italiana quella procace e seducente figura femminile che negli Stati Uniti si chiama pin up!
E i nomi di spicco tra i graphic designers continuano negli anni ‘90 e 2000…sempre più internazionali! L’artista spagnolo Javier Mariscal (lo stesso che ha ideato la mascotte per le Olimpiadi Barcellona del 1992), il designer britannico Alan Fletcher (fondatore dello studio Pentagram, che ha avuto tra i suoi clienti il Museo Harley-Davidson, lo stilista Alexander McQueen e perfino i Pink Floyd) e il giapponese Shigeo Fukuda.
Talenti davanti ai quali chi ama i miti del design italiano (ma anche internazionale) non può che inchinarsi…chapeau!
Il mito continua a 75 anni…l’edizione speciale Anniversary!
Anche per i suoi 75 anni, la Vespa non poteva non rinnovarsi e mostrarsi in tutto il suo appeal.
Non sembra affatto una vecchietta ed è anzi intenzionata a portare in giro giovani (e meno giovani) ancora per un bel po’ di tempo. Saliamo in sella, vento nei capelli e si parte per nuove avventure lungo i nostri itinerari di viaggio preferiti con il modello Vespa 75th, creato per festeggiare il compleanno.
È un’edizione limitata e disponibile solo quest’anno…insomma, un pezzo destinato (ancora una volta) a entrare nella storia dei miti del design italiano!
Curioso di scoprire altre curiosità di design?
Ho parlato di miti del design italiano e internazionale in vari articoli del mio Blog! Se cerchi qualche curiosità ti consiglio
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- Cracking Art. Arte e design per riflettere su Natura, ecologia e mondo umano artificiale