Continua il nostro appuntamento con la rubrica “Viaggio nel gusto con Cristina Cocco” in questa nuova tappa di questo viaggio del gusto ci fermiamo in Liguria! La sua costa mediterranea è nota come Riviera ligure.
Pensando a questa regione non si può fare a meno di approdare nelle Cinque Terre, in particolare le eleganti mete di Portofino e Santa Margherita Ligure che si trovano sulla costa orientale o Riviera di Levante.
La costa occidentale, la Riviera di Ponente, ospita Sanremo, una località antica con un casinò di inizio ‘900, conosciuta come la “città dei fiori” e dell’amatissimo omonimo festival canoro che ogni anno ci regala nuove emozioni, ma anche la cucina di questa regione è davvero degna di nota. Assaporiamo il gusto della Liguria con le sue ricette più buone!
Indice dei contenuti
Le trofie al pesto: un primo che sa di Liguria
Impossibile come primo piatto non proporre le trofie al pesto, una ricetta estiva, ma che personalmente, amo mangiare in ogni stagione perché è semplicemente irresistibile.
La ricetta che propongo è quella classica, ma è possibile fare delle variazioni, aggiungendo del tonno sott’olio o dei pomodorini per arricchirne il sapore.
Ingredienti per 4 persone
- 350 gr di trofie fresche
- 30 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 20 gr pecorino sardo grattugiato
- 12 gr pinoli
- 20 foglie di basilico
- aglio q.b.
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale grosso q.b.
Per prima cosa laviamo bene le foglie di basilico sotto acqua corrente fresca, si ripongono nel mortaio e si inizia a pestarle. Aggiungiamo i pinoli, uno spicchio d’aglio fatto a fettine sottili e qualche granello di sale grosso, si riduce in poltiglia il tutto.
Uniamo i formaggi tenendone da parte un po’ e mescoliamo, quando saranno amalgamati al resto versiamo circa 40 gr di olio e continuiamo a mescolare per legare i nostri ingredienti.
Portiamo a bollore una pentola d’acqua calda salata e tuffiamoci le trofie, poi preleviamo un cucchiaio di acqua di cottura e mettiamola nel mortaio per diluire.
Scoliamo la pasta e mettiamola in una ciotola capiente e condiamo con il pesto. Impiattiamo, diamo una spolverata del formaggio che abbiamo tenuto da parte e serviamo!
La cima genovese: un secondo piatto gustosissimo
Un secondo piatto italiano tipico della cucina ligure, sostanzialmente si tratta di un pezzo di carne di pancia di vitello tagliato in modo da formarvi una tasca e farcito di numerosi ingredienti. Una volta preparata viene chiusa, cucendola a mano per evitare che la farcitura esca.
Ingredienti per 6 persone
- 1 pancia di vitello (facciamocela preparare già dal macellaio formato sacca, cucita ai lati)
- 5 uova
- 400 gr di carne di vitello tritata
- 100 gr di piselli
- 50 gr di pinoli
- 200 gr di Grana Padano
- 1 carota
- 1 zucchina
- noce moscata q.b.
- sale q.b.
Si taglia a cubetti la zucchina e la carota, poi mettiamole in una ciotola capiente con la carne tritata, i piselli, le uova precedentemente sbattute, il parmigiano, un pizzico di sale e uno di noce moscata.
Amalgamiamo il tutto con le mani per distribuire bene tutti gli ingredienti, poi prendiamo la sacca di vitello e farciamola con il nostro ripieno facendo molta attenzione a distribuirlo bene così da evitare di avere parti con troppo ripieno e parti senza. Chiudiamo bene con dello spago.
Facciamo scaldare una pentola d’acqua e tuffiamoci la nostra cima. Lasciamo cuocere per due ore, poi togliamola dalla pentola. Avvolgiamola in della carta forno e poniamole sopra un peso così assumerà la classica forma ovale, tipica della cima genovese.
Quando si sarà raffreddata potremo tagliarla e gustarla con la nostra famiglia o i nostri amici! Ottima con la lattuga, nei mesi più freddi si sposa benissimo anche con un bel purè di patate.
I canestrelli per chiudere il viaggio nel gusto ligure

L’etimologia dei canestrelli è incerta. Alcuni fanno derivare il nome dal termine canestro, cioè un cesto di paglia o vimini dove si ponevano a freddare dopo la cottura e dove si tenevano per offrirli.
Altri ritengono che sia da mettere in relazione con il disegno dello stampo a pinza in cui venivano cotti: in lingua piemontese canesterlè, significa ingraticolare con canne. Tipici di numerose zone dell’Italia, i canestrelli sono particolarmente diffusi in Piemonte e, appunto, in Liguria.
Ingredienti per circa 25 pezzi
- 100 gr di farina
- 100 gr di fecola di patate
- 2 uova
- 130 gr di burro
- 60 gr di zucchero semolato
- Buccia di 1 limone grattugiato
- Vaniglia (1 bustina oppure 1 cucchiaio di estratto)
- 1 pizzico di sale
- Zucchero a velo per guarnire
Partiamo dalle uova: facciamole bollire per circa 6 minuti, poi ricaviamone il tuorlo che dovrebbe essere ormai sodo. Se non siete sicure di riuscire al primo tentativo, mettete a bollire 3 uova invece che 2, così ne avrete 1 di scorta.
In una ciotola capiente mettiamo il burro, lo zucchero, la vaniglia, il sale e la buccia grattugiata di limone. Montiamo il tutto per un paio di minuti fino a quando non otterremo un composto spumoso. Sbricioliamo i tuorli ormai tiepidi nell’impasto e amalgamiamoli al resto. Frulliamo il tutto.
Aggiungiamo farina e fecola, poi lavoriamo con le mani per ottenere un impasto omogeneo. Avvolgiamolo nella pellicola e lasciamolo raffreddare in frigorifero per circa due ore.
Una volta raffreddato, infariniamo il piano di lavoro e stendiamo la pasta allo spessore di 5–6 mm. Con lo stampino ricaviamo i canestrelli e disponiamoli sulla carta forno disposta su una teglia.
Riscaldiamo il forno a 180° e, quando avrà raggiunto la temperatura, inforniamo i nostri biscotti per una decina di minuti, poi sforniamo e spolveriamo con lo zucchero a velo. Lasciamo intiepidire e serviamo!
Ottimi come accompagnamento al the caldo, ai più golosi consiglio di spalmarci sopra un po’ di crema di nocciola, saranno squisiti!
Il viaggio tra i sapori della Liguria è terminato … quale sarà la prossima meta? La scopriremo presto! Non perdete tutte le novità e le mie ricette sul mio profilo @Cristina Cocco Food Blogger.