Sono passati poco più di due secoli dal momento in cui Federico Lose e la moglie Carolina, noti e stimati pittori, hanno deciso di percorrere le splendide colline e i monti che circondano il territorio della Brianza, per scoprire questa terra ricca di fascino e di un panorama unico.
Per ricordare e celebrare questo importante evento, che ha dato lustro a questa zona della regione lombarda, è nato il Tour dei Lose. Di cosa si tratta? È un percorso ciclabile suggestivo e affascinante che è stato pensato per chi desidera trascorrere in bici un’avventura ricca di arte e natura.
Vediamo, quindi, tutto ciò che c’è da sapere su questo tour di ben 150 chilometri e come prepararsi al meglio per affrontarlo in totale sicurezza e serenità.
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Le caratteristiche del nuovo percorso ciclabile: come e da dove nasce l’idea del Tour dei Lose
È passato poco più di un anno dall’inaugurazione ufficiale del Tour dei Lose che, come accennato, nasce nella prima metà dell’Ottocento, proprio per volere dei due coniugi artisti, che decisero di scoprire insieme le bellezze del territorio che li circondava, dato che all’epoca era meno conosciuto e alquanto misterioso.
Dopo essersi addentrati tra i primi monti e le colline che circondano la Brianza, Federico e Carolina iniziarono a disegnare diverse stampe a colori, che riscossero velocemente grande successo tra le persone. Queste 24 opere fecero la fortuna della Brianza, generando un grande flusso di turisti che provenivano da ogni parte per esplorare la sua natura e i suoi paesaggi mozzafiato. Fu così che questa parte di territorio diventò la metà preferita per chi desiderava trascorrere un fine settimana fuori porta o per chi cercava una località per le vacanze.
In onore di questa storia, è stato organizzato il Tour dei Lose, che pian piano ha cercato di ricreare il tragitto che i due coniugi avevano percorso. Si è presa, infatti, ispirazione dai loro quadri, che sono ancora ben conservati.
All’interno della guida ufficiale, realizzata da Renato Ornaghi, si possono approfondire i dettagli che riguardano questo itinerario unico, proprio perché caratterizzato da bellezze naturali e artistiche.
Protagonista del Tour dei Lose è il paesaggio incontaminato della regione brianzola, che ha incredibilmente mantenuto il fascino di quel periodo storico, lo stesso che aveva suscitato stupore e clamore nei coniugi e in tutta la popolazione.
Ovviamente, il percorso va affrontato tutto in sella alla propria bicicletta, un modo per rispettare il territorio e l’ambiente, oltre che per vivere una fantastica avventura fuori porta.
Come è strutturato il Tour dei Lose: scopriamo insieme le principali tappe di questi 150 chilometri di percorso
La lunghezza del Tour dei Lose, tipo di percorso per bici da corsa, è di 150 chilometri, ma questo dato non deve mettere timore ai ciclisti con meno esperienza.
Infatti, gli organizzatori, proprio per mettere a proprio agio a tutti e consentire di vivere momenti di relax in bici, hanno deciso di suddividere l’itinerario in ben 15 differenti tappe, che hanno una lunghezza che va dagli 8 ai circa 20 chilometri ciascuna.
Tale decisione permette di offrire proprio a tutti l’opportunità di godersi una gita outdoor, scegliendo il tratto meno impegnativo. Infatti, ogni tappa ha un livello di difficoltà differente.
Gli itinerari, dunque, sono i seguenti:
- da Monza a Lesmo, lunghezza 7.95 km, con altitudine di partenza di 175 m e di arrivo di 202 m;
- da Lesmo a Verano Brianza, lunghezza 9.34 km, con altitudine di partenza di 202 m e di arrivo di 262 m;
- da Verano Brianza a Inverigo, lunghezza 11.51 km, con altitudine di partenza di 262 m e di arrivo di 373 m;
- da Inverigo a Erba, lunghezza 13.41 km, con altitudine di partenza di 373 m e di arrivo di 277 m;
- da Erba a Ponte Lambro, lunghezza 14.27 km, con altitudine di partenza di 277 m e di arrivo di 320 m. In questo tragitto, tra i più difficili, si raggiunge una quota massima di 684 m;
- da Ponte Lambro a Canzo, lunghezza 8.07 km, con altitudine di partenza di 320 m e di arrivo di 390 m, con il picco più alto a 439 m;
- da Canzo a Pusiano, lunghezza 7.27 km, con altitudine di partenza di 390 m e di arrivo di 267 m;
- da Pusiano a Civate, lunghezza 6.94 km, con altitudine di partenza di 267 m e di arrivo di 272 m, con vetta più alta a 366 m;
- da Civate a Oggiono, lunghezza 8.11 km, con altitudine di partenza di 272 m e di arrivo di 288 m;
- da Oggiono a Bevera di Barzago, lunghezza 8.41 km, con altitudine di partenza di 288 m e di arrivo di 333 m;
- da Bevera di Barzago a Viganò, lunghezza 5.82 km, con altitudine di partenza di 333 m e di arrivo di 395 m, con punto più alto a 428 m;
- da Viganò a Casate Vecchio, lunghezza 3.68 km, con altitudine di partenza di 395 m e di arrivo di 392 m, con al chilometro 1 dove si raggiunge quota 298 m per poi risalire;
- da Casate Vecchio a Lesmo, lunghezza 9.64 km, con altitudine di partenza di 392 m e di arrivo di 200 m;
- da Castello Brianza a Imbersago, lunghezza 11.90 km, con altitudine di partenza di 330 m e di arrivo di 247 m, con quota più alta a 380 m;
- da Imbersago a Bevera di Barzago, lunghezza 17.32 km, con altitudine di partenza di 250 m e di arrivo di 340 m, con punto massimo di 520 m.
Se si osserva la mappa del tragitto, si può notare che il percorso circolare è “spezzato” da un allungamento di circa 30 km ed è proprio quello delle ultime due tappe del precedente elenco, che portano a Imbersago, altra località dipinta dai coniugi Lose.
Il percorso del Tour dei Lose può essere pedalato anche per una serie di itinerari intermedi, a forma di anello. A ognuno è stato attribuito il nome di un personaggio noto, particolarmente legato alla Brianza. Tale possibilità permette ai cicloamatori meno esperti di avere a disposizione un percorso più fruibile, che dà l’opportunità di osservare con più calma le bellezze naturali, storiche e paesaggistiche. I 10 anelli sono i seguenti:
- Stendhal, Agliate – Inverigo – Monticello (39 km);
- Agostino, Erba – Barzanò – Inverigo (45 km);
- Manzoni, Lesmo – Bevera di Barzago – Imbersago (51 km);
- Cantù, Bevera di Barzago – Oggiono – Imbersago (44 km);
- Segantini, Pusiano – Civate – Oggiono – Imbersago (26 km);
- Foscolo, Erba – Asso – Canzo – Pusiano (35 km);
- Leonardo, Bevera di Barzago – Imbersago (51 km);
- Parini, Erba – Pusiano – Oggiono – Bevera di Barzago (42 km);
- Barbarossa, Inverigo – Alzate Brianza – Erba (26 km);
- Teodolinda, Monza – Lesmo – Agliate – Monticello (29 km).
Ciascun itinerario racchiude una ricchezza di bellezze tutte da scoprire: dai fantastici paesaggi naturali alle perle architettoniche mozzafiato.
Tra gli anelli più suggestivi c’è, senza alcun dubbio, quello che costeggia il fiume Lambro, dove si affronta una lunga pedalata attorniati da bellezze paesaggistiche affascinanti e uniche.
Il percorso del Tour dei Lose si addentra anche tra diverse magnifiche ville che caratterizzano quest’area della Brianza, mentre chi è adora i panorami suggestivi, rimarrà a bocca aperta all’arrivo alle cascate della Vallategna, che portano alla Valle dell’Oro e al piccolo, ma incantevole, borgo di Civate, che permette di godere della vista sul lago di Annone.
Alcuni suggerimenti utili per chi vuole affrontare il Tour dei Lose in bici: consigli per i diversi tipi di percorso?
Per affrontare un percorso in bici, come i 150 chilometri del Tour dei Lose, si deve pianificare bene ogni aspetto dell’uscita outdoor e seguire alcuni accorgimenti fondamentali che riguardano, soprattutto, la sicurezza.
Innanzitutto, bisogna verificare le condizioni generali del proprio mezzo. Prima di partire per un tour, specialmente se si è alle prime armi, conviene seguire i consigli degli esperti sulla sicurezza in bici.
Questo aiuterà ad affrontare nel migliore dei modi qualsiasi tipologia di imprevisto. Prima di mettersi in sella, quindi, occorre controllare l’efficienza della bicicletta, che dovrà affrontare un tragitto abbastanza lungo e tortuoso.
Gli elementi principali da verificare sono: condizioni delle ruote e dei freni, il cambio, il manubrio e la sella. L’abbigliamento adeguato è determinante per affrontare il Tour dei Lose in totale comfort e sicurezza. Bisogna munirsi di maglie, pantaloncini specifici, giacca antivento e un k-way antipioggia (nei mesi invernali).
Importantissimi anche alcuni accessori, come i guanti e le scarpe da ciclismo, oltre che degli occhiali da sole che migliorano la visibilità e proteggono la salute degli occhi. Ricordiamo che è meglio scegliere prodotti di qualità.
Ovviamente, prima di partire è consigliabile studiare bene il percorso che si andrà ad affrontare. Per i più esperti, consigliamo di affrontare il tour completo, costituito dai 120 km più i 30 che portano a Imbersago.
Per i meno avvezzi alle due ruote, invece, è preferibile orientarsi sugli anelli intermedi, che vanno da una difficoltà misurabile su una scala da 1 a 5, da scegliere in base alla propria preparazione fisica.
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